La mia assenza si deve a tante cose. Tanto per cominciare non avevo nulla da comunicare, e non sono uno che scrive per forza. Non mi piace sentirmi vincolato alle scadenze altrimenti, diamine, lo farei per lavoro.
Un conto sarebbe scrivere per conto di una testata giornalistica, per cui avrei scadenze e quant’altro. Ma avendo deciso di cimentarmi in questa cosa del blog, ritengo di poter stare molto più tranquillo. La continuità, in fin dei conti, non è mai stata il mio forte.
Di seguito ecco una piccola lista di cose che, ho realizzato, potrebbero regalare a me (magari anche a voi?) dei piccoli momenti di felicità.
-Una scampagnata in rollerblade sul lungomare. Da solo con le cuffie, o con la giusta compagnia. Questa è una cosa che ancora mi manca, dunque va aggiunta a questa checklist.
-Una grigliata o un falò sulla spiaggia. O entrambi. insomma, il mare aiuta tanto in tal senso.
-Scrivere da un bar con una birra e una sigaretta, mentre il tepore di Grote Markt abbraccia la primavera e le mie membra ancora infreddolite dal rigido inverno. Ah no, quello lo sto già facendo.
-Rivedere i miei amici.
-Rivalutare i dolci: la torta al triplo cioccolato di Starbucks mi ha spalancato un universo.
-Shoppingterapia: aiuta sempre.
-Guardare la nuova stagione di House of Cards. Dimentico sempre di chiedere al mio host-dad la login di Netflix.
-Vedere il Viking vincere lo scudetto. Molto difficile però.
-Essere a letto malato e sentire dei passettini nella tua stanza. Svegliarti e accorgerti che hai un sacco di patate di tre anni e mezzo che sta venendo a riempirti di bacini per cercare di guarirti. Ha funzionato.
-Riuscire a fare una foto come te l’eri prefissata. E questo è un casino. Eppure, di seguito e nei prossimi giorni, ne troverete qualcuna.
#Leavefast 